Villaggio turistico di Valle Ossi, per la Lipu è un progetto da rivedere

Villaggio turistico a Valle Ossi, la Lipu (che sta per Lega Italiana Protezione Uccelli) ha presentato le sue osservazioni alla variante del Comune di Eraclea, evidenziando incongruenze. Secondo la Civica con Talon, invece, è necessario un ridimensionamento drastico. «Le presenze previste nel Villaggio sono 14000, per maggior chiarezza 14000 al giorno », precisano, «un numero maggiore di tutti gli abitanti di Eraclea. Che preoccupa, non solo per l’impatto su un’area considerata tra le ultime “finestre naturali” sull’Adriatico, ma anche per gli stessi ospiti. Il costante turn-over porterà un aumento del traffico indotto, esponendo la località turistica a un aumento delle emissioni inquinanti e forti ingorghi nella principale via d’ingresso di Eraclea Mare. Non da trascurare sarà l’inquinamento acustico dell’intero villaggio. Altra questione rilevante è la Laguna del Mort, zona di particolare pregio e valore ambientale che non ricade all’interno della variante al Pua (piano urbanistico attuativo): dispiace rimanga una questione marginale senza una programmazione e uno studio che la protegga e la valorizzi. Altro argomento è la gestione degli ingressi alla spiaggia del Mort che dovrebbe avvenire attraverso un regolamento per la fruizione dell’area. La spiaggia è in territorio comunale di Jesolo: attualmente non è stato chiarito se esiste un accordo, tra i due Comuni e la proprietà, per il coordinamento delle entrate e la gestione dei flussi». L’opposizione affronta il tema della sicurezza idraulica in darsena che sarà collegata al Piave attraverso delle porte che interrompono la continuità dell’argine. «Altro quesito», concludono, «è su che ne sarà delle strutture previste dalla variante al termine dei 30 anni di utilizzo? Manca un’analisi del fine vita del villaggio, non è stato realizzato un masterplan e linee guida per la riqualificazione dell’area che dovrà tornare allo stato naturale. Inoltre manca un crono programma dell’intero progetto». Sorgerà una struttura commerciale di 2000 mq, 4 ristoranti take way, 3 bar/gelateria, 2 bazar da 800 mq, 3 piscine e quattro campi sportivi, un teatro e due piazze. Per il momento sono iniziati gli interventi alle alberature. Secondo la Lipu, permangono situazioni di minaccia legate al fenomeno di erosione delle coste, avanzamento del cuneo salino, non risolvibili se non con interventi strutturali. «Le opportunità generate dalla variante al Pua», spiegano i referenti dell’associazione, «consentono la valorizzazione e fruizione del sistema ambientale e rurale con caratteri migliorando le relazioni tra l’insediamento di Eraclea Mare e il nuovo villaggio, la diversificazione dell’offerta turistica con un incremento dell’occupazione. Il Pua vigente interviene con una soluzione che contribuisce alla creazione di offerta turistica similare ai caratteri esistenti nel territorio con un elevato indice di area utilizzata per presenza e con caratteri di non reversibilità e di bassa flessibilità gestionale. Del tutto irrisolta la problematica della modalità di accesso al mare che genera sostanziali incompatibilità con l’area comprendente la Laguna del Mort, tutelata ai fini della conservazione della biodiversità. Da segnalare che emergono contrasti e incongruenze del Pua con le norme vigenti relativamente ai vincoli di rilievo paesaggistico, che ha valenza paesaggistica e detta prescrizioni e vincoli, oltre che dal Ptcp (piano territoriale provinciale)».

Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano La Nuova Venezia.