Il Piave spinge ancora. Cede il ponte a Cortellazzo

La struttura privata utilizzata da tanti automobilisti nei giorni delle code estive su Jesolo si è piegata su se stessa per il crollo dell’argine del fiume. E’ affondato il ponte di barche che collega i comuni di Jesolo e Eraclea, tra Cortellazzo e Revedoli. L’allarme è scattato attorno alle 8 di ieri, quando gli abitanti della due frazioni hanno sentito due tonfi assordanti. In pochi istanti il ponte che si trova all’altezza del ristorante Al Traghetto è quasi completamente affondato: a rimanere in superficie è stata solo una delle due estremità diventata uno dei tanti simboli della devastazione che ha accompagnato gli ultimi giorni il corso del Piave. Ma anche la conferma della potenza del fiume, che in queste ore continua a riversare sulla costa tonnellate di rifiuti, soprattutto alberi e tronchi.

«Non sappiamo nemmeno noi cosa sia successo esattamente, probabilmente durante la piena qualche detrito ha colpito il ponte nella parte sott’acqua, fino a ieri mattina non ci siamo accorti di nulla». Le parole sono quelle di Federico Pasqual, titolare del ponte di barche che collega Jesolo con Eraclea, passando da via Revedoli a via Massaua. Quasi impossibile, almeno per il momento, stabilire con certezza le cause dell’affondamento del ponte. Tra le ipotesi quella di un detrito, forse un tronco o un albero, che nei giorni scorsi ha colpito e ferito i galleggianti della struttura. «Non ci siamo accorti di nulla dice Pasqual come da prassi avevamo smontato il ponte per far passare la piena e da ieri dovevano iniziare a lavorare per riposizionarlo, invece è affondato. In questo momento è difficile trovare una spiegazione, con molta probabilità qualcosa si è infilzato sotto». Nei prossimi giorni inizierà l’opera di recupero. «Non sarà semplice continua Pasqual la struttura dovrà essere smontata e poi portata a riva. A quel punto capiremo cosa è successo e soprattutto se il ponte è recuperabile. Se tutto andrà bene occorreranno almeno due o tre mesi per il nuovo riposizionamento». Ingente la conta dei danni. «Non conosciamo la situazione per la parte che si trova sott’acqua conclude il gestore del ponte nella migliore delle ipotesi il danno rischia di ammontare a circa 150mila euro».

Il sindaco di Eraclea, Mirco Mestre, ieri pomeriggio si è recato in sopralluogo sulle rive del Piave, di fronte ai resti del ponte. «Dopo l’emergenza dei giorni scorsi commenta ora dobbiamo fare i conti anche con questa situazione. Siamo preoccupati perché il ponte permetteva di spostarsi velocemente da Torre di Fine a Jesolo. Per questo era utilizzato anche dal 118 in caso di necessità, mentre tutti ora si dovranno servire dell’unica strada disponibile. Non è un problema solo estivo ma anche per i mesi invernali visto il frequente passaggio di lavoratori pendolari. Come Amministrazione comunale siamo vicino ai proprietari del ponte».

Scritto da Giuseppe Babbo per il quotidiano “Il Gazzettino