Due ventenni di Eraclea accoltellano un giovane di Caorle

Due ventenni di Eraclea accoltellano un giovane di Caorle ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Portogruaro dopo essere stato raggiunto da 4 coltellate, due alla coscia e due all’altezza dell’addome. Rischia di perdere un rene. E’ in gravissime condizioni U.C. un 26enne di Caorle accoltellato la notte scorsa nei pressi del Palaexpomar. Sono stati arrestati per tentato omicidio due ragazzi di Eraclea di 20 anni, tra i coinvolti nella rissa c’è anche una ragazza, amica dei due arrestati. La lite è avvenuta in via Aldo Moro nei pressi del luogo ove è in corso l’evento “street food festival”. Una lite iniziata per futili motivi tra giovani della zona, è finita tragicamente con un accoltellamento. Il giovane, immediatamente soccorso, nel tentativo di fuggire dagli aggressori ha lasciato dietro di sé una vistosa scia di sangue per poi accasciarsi a terra a poche decine di metri dal luogo dell’evento. Sul posto sono immediatamente accorsi i Carabinieri della locale stazione che, sulla base dei primissimi elementi raccolti, hanno diretto le indagini su un gruppo di ragazzi provenienti dalla vicina Eraclea. Così, all’esito di ulteriori accertamenti e riscontri il cerchio veniva ristretto su due giovani rintracciati e fermati, mentre stavano già dormendo presso le rispettive abitazioni. Ad incastrarli anche gli indumenti sporchi di sangue. Così M.G. e C.S. entrambi classe 97, venivano condotti in caserma e all’esito di ulteriori riscontri, anche di intesa con il p.m. di turno presso la Procura di Pordenone, dott. Pier Umberto Vallerin, dichiarati in arresto in quanto ritenuti responsabili di tentato omicidio in concorso, aggravato da futili motivi e dall’uso di un’arma. L’arma, un coltello a scatto con lama di oltre 10 cm di lunghezza, è stata rinvenuta dai militari, ancora sporco di sangue, all’interno di un giardino posto nelle immediate adiacenze Due ventenni di Eraclea accoltellano un giovane di Caorledel luogo dell’aggressione. La lite, poi sfociata nel tragico episodio sarebbe stata innescata da una spinta involontaria che ha determinato la rottura di uno smartphone, sfuggito di mano alla vittima.

Articolo tratto dal quotidiano: Il Gazzettino

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