Andrea Boso lavorava come cuoco al Marina Club

Andrea Boso lavorava come cuoco al Marina Club ed era stato un brillante studente all’istituto alberghiero Cornaro di Jesolo. Al Marina Club, locale notturno e mondano del lido di Jesolo in via Roma destra, era un cuoco addetto alle griglie. Un lavoro che gli piaceva molto, lui che aveva tanti amici e amava il mondo della notte, con le sue sfaccettature e il fascino magnetico. Era molto professionale e abile ai fornelli, come ricordano i tanti colleghi e chi aveva lavorato con lui in questi anni. Costernati anche i gestori del locale che si sono chiusi nel dolore e riserbo. Andrea, 27enne, viveva a Ponte Crepaldo, frazione di Eraclea, con la sua famiglia, il papà Claudio e la mamma Rosella, entrambi in pensione, quindi il fratello più giovane Alessandro. E aveva una fidanzata, Alessandra, a lui molto legata, ieri mattina in via Canal Calmo in lacrime assieme a tutta la sua compagnia di amici di Eraclea. «Lo cercavamo dalle 6 di mattina», hanno spiegato tutti assieme i ragazzi distrutti dopo quelle ore di ricerche disperate, «abbiamo guardato ovunque temendo che gli fosse accaduto qualcosa. I genitori ci hanno chiamati, noi abbiamo iniziato un giro di telefonate e ci siamo messi tutti in strada con le auto a cercare. Poi verso le 10 ci hanno detto di quella moto ritrovata, la Ducati, e abbiamo capito che a Andrea era accaduto qualcosa di grave, di tragico». Andrea è rimasto per ore dentro al fossato che fiancheggia la stradina, fino a quando il personale della nettezza urbana ieri mattina si è accorto della moto che spuntava leggermente dall’erba e ha chiamato la polizia locale. Andrea Boso lavorava come cuoco al Marina ClubBoso era già morto, sul colpo, da diverse ore dopo essersi schiantato contro un grosso albero sul lato opposto a quello di marcia. Era partito da Jesolo verso le 2.30 dopo aver lavorato durante la notte. I genitori, che avevano chiamato anche i carabinieri, erano passati anche in via Canal Calmo in auto durante le ricerche, ma non hanno visto la moto nel buio della notte. Ieri i tanti amici si sono uniti al dolore e al lutto della famiglia, molto conosciuta a Ponte Crepaldo, con decine di testimonianze di affetto sui social. (g.ca.)

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